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Iraq, bombardata base militare, un morto e otto feriti

Migranti: barca si ribalta a Lampedusa, 31 salvati. Il sindaco posta la bara del piccolo Joseph. A Pozzallo nave della Diciotti con 96 minori

Un frame del video del salvataggio dei 31 migranti a Lampedusa (ansa)
La Guardia di Finanza ha recuperato tutti i naufraghi al largo dell'isola. Sea Watch: "Altre 100 persone avvistate ieri respinte in Libia"
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Un barchino, con a bordo una trentina di migranti, si è ribaltato, nel cuore della notte, a circa 4 miglia dall'isola di Lampedusa, in Sicilia. Tutte le 31 persone che erano a bordo dello scafo sono state salvate.

Mentre una motovedetta della Guardia di Finanza si stava avvicinando alla barca per trasbordare i migranti, le persone si sarebbero spostate verso l'unità di soccorso. E così avrebbero involontariamente sbilanciato il natante procurandone quindi il ribaltamento.

I finanzieri, che erano a pochissima distanza, sono riusciti a mettere tutti in salvo e, a quanto pare, non vi sarebbero dispersi.  Poco prima, era stato scortato un barcone con a bordo 186 migranti, di varie nazionalità, fino al porto di Lampedusa. I due diversi gruppi sono stati portati all'hotspot.

Un secondo barchino, con a bordo 12 tunisini, è stato soccorso sempre al largo dell'isola. Il piccolo gruppo di migranti è stato già portato all'hotspot di contrada Imbriacola dove si trovano, a oggi, circa 780 ospiti.

Una sorte stavolta fortunatamente diversa da quella dei migranti morti nel naufragio di mercoledì scorso, due donne e tre uomini, più il piccolo Joseph, un neonato di appena sei mesi, soccorso dalla nave della Ong spagnola Open Arms ma morto a bordo nonostante le ripetute richieste di aiuto della stessa Ong.

Oggi Totò Martello, sindaco di Lampedusa, nel cui cimitero è sepolto ora il bambino, ha deciso di pubblicare su Facebook la foto della piccola bara bianca: "Non è stato facile decidere di pubblicare questa foto, che racconta la cruda realtà. Adesso il piccolo #Joseph riposa nel Cimitero di #Lampedusa. Non ci sono parole per descrivere il dolore della madre, che fino all'ultimo è stata accanto a quella bara".

Non è stato facile decidere di pubblicare questa foto, che racconta la cruda realtà. Adesso il piccolo #Jospeh riposa...

Pubblicato da Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa su Domenica 15 novembre 2020

A Pozzallo è invece arrivata la nave Diciotti della Guardia Costiera italiana. A bordo ci sono 96 migranti, tutti minori non accompagnati, di cui 2 femmine e 94 maschi. Settantatre provengono dai salvataggi effettuati dalla nave ong Open Arms e gli altri sono stato recuperati nel corso di un'altra operazione dalla Asso 30, che opera a supporto delle piattaforme petrolifere. Alcuni hanno ustioni da idrocarburi. Una ventina di loro hanno contratto la scabbia. Le nazionalità dichiarate sono molteplici: Eritrea, Sierra Leone, Costa d'Avorio, Nigeria, Gambia, Mali, Etiopia, Ciad e Senegal.

Imbarcati dalla Diciotti a Trapani, sono stati trasferiti poco prima delle 10 di mattina nel porto di Pozzallo. Tranne uno di loro per cui è stata necessaria una evacuazione urgente per ragioni mediche. Una volta sbarcati verranno portati all'hot spot locale di contrada Cifali, centro Don Pietro, tra i territori di Comiso e Ragusa. Risultati negativi al test rapido anti Covid, dovranno comunque effettuare la quarantena al termine della quale verranno nuovamente sottoposti a tampone.

Un altro barcone sarebbe stato invece intercettato dalla Guardia Costiera Libica. Con un tweet la Sea Watch ha comunicato infatti il sospetto che il gommone menzionato nei "Natvex", cioè nelle comunicazioni radio inviate alle navi, arrivati ieri da Malta sia lo stesso avvistato da Frontex. "Le cento persone a bordo - scrive la Ong - sono state intercettate e respinte in Libia. Due di loro sono morte e non si conosce il numero di eventuali dispersi".