Cronaca

Migranti, la Mare Jonio sbarca a Pozzallo 67 persone. "Uomini, donne e bambini annegano nel silenzio"

I migranti appena sbarcati a Pozzallo (afp)
Il salvataggio a 48 miglia da Lampedusa. Mediterranea Saving Humans: "Sono stati giorni difficili, in cui abbiamo visto con i nostri occhi la violenza e la morte in mare. Chiediamo di tornare a navigare"
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E' attraccata nel porto di Pozzallo la nave Jonio della Mediterranea Saving Humans con 67 migranti a bordo, salvati ieri sera da un'imbarcazione a rischio naufragio a 48 miglia da Lampedusa. La nave è arrivata nel momento in cui si concludeva la messa nella banchina, in onore di San Giovanni Battista, co-patrono di Pozzallo. Ad accogliere la nave, anche il sindaco Roberto Ammatuna. I migranti sono tutti in buone condizioni fisiche e verranno trasferiti nell'hot spot dove resteranno anche per il periodo della quarantena.

Per prima e' scesa l'unica donna seguita da 4 giovani del Bangladesh. Poi, lentamente tutti gli altri migranti, a piccoli gruppi di cinque persone. Le condizioni di salute generali dei migranti sono buone. Si tratta di persone di giovane eta'.

Alessandra Sciurba, presidente di Mediterranea Saving Humans, chiede sostegno anche per Sea Watch 3 che dopo avere puntato verso Pozzallo ha girato la prua verso l'Agrigentino: "Per una volta e' stato rispettato il diritto internazionale che obbliga in tempi celeri a offrire un porto sicuro, ringraziamo il sindaco e citta' di Pozzallo per la disponibilita'" dice.

"Mediterranea - aggiunge - chiede che i diritti umani vengano rispettati anche per l'equipaggio e i naufraghi a bordo di Sea Watch 3 e che, obbedendo al diritto e ai diritti, dovrebbero poter sbarcare al piu' presto. Mediterranea Saving Humans, cosi' come Sea Watch, pattuglia e monitora il Mediterraneo centrale: un compito che spetterebbe ai Governi europei e che ha un unico obiettivo, salvaguardare le vite umane. Prima si sbarca e poi si discute".

Nella Giornata mondiale del rifugiato non si fermano dunque i salvataggi in mare da parte delle ong che negli ultimi giorni hanno soccorso i migranti in difficoltà.


"Sono stati giorni difficili, in cui abbiamo visto con i nostri occhi la violenza e la morte che attraversano il Mediterraneo", dice Mediterranea, "adesso chiediamo che i profughi che siamo riusciti a portare in salvo, provati dalle condizioni terribili di detenzione in Libia e dalla lunga permanenza in mare, possano essere sbarcati senza esitazione, affinchè siano dignitosamente accolti in Europa. Chiediamo che la stessa cosa avvenga anche con le 211 persone tratte in salvo da Sea Watch".

"Chiediamo che le nostre navi vengano messe prima possibile nella condizione di tornare a navigare, perché lì fuori adesso non è rimasto più nessuno a portare soccorso, mentre ogni giorno bambini, donne e uomini annegano nel silenzio o vengono catturati dai miliziani libici e riportati agli orrori da cui stavano cercando di fuggire - aggiunge - Ringraziamo i nostri equipaggi di mare e di terra, che ancora una volta ci hanno permesso di essere dove era necessario e dove dobbiamo tornare ancora. Ogni giorno in cui una nave della società civile dovesse restare ferma in banchina, sarebbe un giorno in cui altre vite umane rischierebbero di perdersi".