Un Municipio di Roma vota contro il 5G: cosa farà la Giunta?

A Roma, nel Municipio XII arriva il parere contrario al 5G che la Giunta della capitale vuole portare avanti. La delibera approvata chiede espressamente al sindaco di fermare la sperimentazione.

28 Marzo 2019  

Arriva il parere contrario al progetto Roma 5G della sindaca Virginia Raggi. Con 11 voti favorevoli e 3 astensioni, il Municipio XII di Roma Capitale ha deliberato contro la sperimentazione. Una grossa fetta della città di Roma vuole quindi evitare il wireless di quinta generazione, creando un buco ‘5G free’ nelle zone Portuense, Gianicolense e Monteverde fino a Maccarese e Castel di Guido: “Chiediamo alla sindaca di fermare la sperimentazione 5G e di non far innalzare i valori limite nella soglia d’irradiazione elettromagnetica evitando il posizionamento di gruppi di mini antenne a microonde millimetriche su abitazioni, scuole, centri diurni, centri ricreativi, lampioni della luce e altro ancora”, è scritto nel testo approvato.

Alla presenza di Silvia Crescimanno (M5S), la delibera ha superato il vaglio del Consiglio municipale presieduto da Massimo Di Camillo (M5S), è stato completato l’iter anche nella Commissione ambiente, dove erano già stati sentiti medici, scienziati ed esperti in tema d’elettrosmog, ed è stata recepita la mozione “Contrarietà all’attivazione sperimentale della tecnologia 5G nel Municipio XII” presentata dal consigliere Massimiliano Quaresima (M5S) che, soddisfatto dell’esito finale, ha dichiarato: “La lotta all'inquinamento elettromagnetico è un nostro cavallo di battaglia. Sono a favore del progresso tecnologico ma non sulla sperimentazione della tecnologia 5G in assenza di dati scientifici certi sulle ripercussioni per la salute. Si applichi il principio di precauzione sancito dall'Unione Europea”.

Regolamento sul decentramento amministrativo e Statuto romano alla mano, la decisione del Municipio XII “esprime indirizzi e proposte su questioni di interesse del Municipio, attraverso l’approvazione di apposite risoluzioni e ordini del giorno”, cioè non è vincolante per il Campidoglio ma costituisce un precedente che la giunta Raggi non potrà ignorare.

Soddisfazione sull’esito del voto capitolino anche dall’alleanza italiana Stop 5G: “Quello di Roma è solo il primo di una serie di delibere in difesa della salute pubblica che presto verranno discusse anche in altre sedi istituzionali – afferma Maurizio Martucci, portavoce delle rete – in Parlamento sono state presente sette interrogazioni tra Camera e Senato, ci auguriamo che il Governo risponda senza tergiversare come ha già fatto producendo studi vecchi, inadeguati e pareri negazionisti. Poi ci sono altre mozioni Stop 5G prossime al voto in quattro consigli regionali, in un consiglio provinciale e in altri consigli comunali d’Italia: finalmente la politica sta recependo la nostra richiesta di una sensata moratoria attesa la gravità del rischio d’irradiazione ubiquitaria. Il progresso sicuro è nella difesa della salute”.

Appuntamento ora per il 30 e 31 marzo a Milano, al convegno nazionale Stop 5G in programma a Milano, promosso dall’Associazione Italiana Elettrosensibili. Tra i relatori anche il noto neuroscenziato svedese Olle Johansson, tra i più esperti al mondo nell’interazione tra elettrosmog e salute.

La partecipazione è gratuita previa registrazione da effettuare QUI  

QUI il programma

Per saperne di più 

MANUALE DI AUTODIFESA PER ELETTROSENSIBILI

L’elettrosmog è un pericolo per la salute? «Non ci sono sufficienti evidenze scientifiche per dimostrarlo». Il libro confuta quest’assioma stereotipato, fondato su ricerche superate di dubbia indipendenza, e offre una panoramica dei rischi prodotti dai campi elettromagnetici dei più moderni strumenti tecnologici.
L’autore, il giornalista Maurizio Martucci, indica i confini e le linee guida dell’elettrosensibilità, una nuova forma di malattia ambientale altamente invalidante e tipica dell’Era Elettromagnetica, patita da un numero sempre più grande di cittadini invisibili, costretti alla fuga da città e modernità.

Nel libro sono raccolte le testimonianze dei malati, le storie di suicidi e dell’insorgenza di patologie tumorali, e le sentenze shock che stabiliscono il nesso telefonino=cancro; vengono raccontati i lati oscuri dell’elettrosmog e svelate le incongruenze, le distorsioni metodologiche e i conflitti d’interesse alla base del cosiddetto fronte negazionista. Capitoli molto importanti sono inoltre dedicati alle più efficaci terapie elettrodesensibilizzanti, che vengono in aiuto per cercare di ridurre l’impatto dei campi elettromagnetici sugli esseri umani.
Un libro inchiesta fondamentale per una corretta informazione e per chiedere ai cittadini e alle istituzione una presa di coscienza dei rischi dell’elettrosmog in nome del Principio di Precauzione.

di Terra Nuova